Famiglia e coppie: quando i legami diventano catene inconsce
 
Alzi la mano chi non si è mai sentito, almeno una volta, un po' stretto all'interno della sua famiglia o di certi legami familiari! Se facessimo questa domanda in un'aula contenente 100 persone, probabilmente vedremmo la quasi totalità delle mani alzate. Con la Psicogenealogia, possiamo capire tanti risvolti sui nostri legami familiari, sul perchè di certi comportamenti di cui non riusciamo a trovare una spiegazione, sul filo conduttore che lega gli eventi nel corso del tempo. 
 
 
Ci sentiamo esseri unici con un corpo nostro, sentimenti nostri, pensieri, idee e preferenze personali ma se esploriamo al di sotto della realtà superficiale dei nostri comportamenti e delle nostre azioni, nelle profondità della psiche, troviamo un’anima di gruppo, che unisce gli appartenenti della stessa famiglia, della stessa stirpe e della stessa specie.
 
Questo è il principio su cui si basa la Psicogenealogia, una disciplina abbastanza recente che da 'scientificità' ai concetti biblici “le colpe dei padri ricadono sui figli per diverse generazioni” e “i genitori hanno mangiato l'uva acerba e i figli ne hanno ricavato il dente che duole”.
 
Secondo la Psicogenealogia, ciò che i nostri antenati hanno vissuto, i loro traumi e sofferenze, i loro sogni e aspettative, le loro gioie e i loro progetti di vita travalicano le generazioni e si manifestano nei nuovi nati con ripetizioni o psicosomatizzazioni, cosicché (ri)appaiono patologie fisiche e psichiche, fallimenti economici o sentimentali, scelte infelici e quasi obbligate.
 
 
E' come se la Natura non smettesse mai di piangere per il più piccolo bisogno insoddisfatto dell’ultimo tra i suoi esseri e, per non dimenticare di trovare un giorno la soluzione giusta per appagarlo, ristabilendo così la Giustizia, si servisse di un Registro Collettivo delle Memorie, che ha il compito di ricordare agli individui della specie gli obiettivi raggiunti e quelli ancora da compiere per adempiere all’espansione e all’evoluzione complessiva della Vita.”
 
Guardare alla famiglia di provenienza con questi occhi ci aiuta a capire molto di più su noi stessi e a risolvere conflitti che inconsciamente ci portiamo dietro o nodi del passato.
 
Ricostruire il nostro albero genealogico ci permette di indagare sulle persone che ci hanno preceduto e che hanno passato il dono della vita fino a noi.
Un bel modo per imparare a conoscersi, come afferma Anna Campici, facilitatore in Psicogenealogia Junghiana, nell' intervista che le abbiamo fatto.
 
Il destino che ci lega alla nostra famiglia, al luogo di nascita, al momento storico e al paese in cui abbiamo emesso il primo pianto ha determinato ciò che siamo oggi. 
 
 
La Psicogenealogia ci permette di guardare alla nostra vita con gratitudine e di abbracciare sia l'importanza del passato a cui apparteniamo sia la possibilità di svincolarsi da una visione ineluttabile del destino.
 
E' un momento di consapevolezza di ciò che ci ha determinato e nello stesso tempo ci libera da ciò che non conosciamo: perchè quando, attraverso la psicogenealogia, rivediamo meccanismi di funzionamento del nostro sistema familiare siamo anche in grado di scegliere liberamente strade diverse da quelle sempre percorse e ampliare il nostro grado di libertà.
 
Antonella Riccardi 
Ceo Phyllon.me
 
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