Prima di entrare nel profondo della mente dobbiamo partire dall’esterno e vedere come si manifesta nella nostra vita. Possiamo parlare di due diversi ambiti, quello immateriale, dei pensieri e delle idee, e quello fisico, delle sue manifestazioni concrete.

Parlare di mente e parlare di pensiero per molti è la stessa cosa. Infatti è lì che si formano i nostri ragionamenti , è lì che quotidianamente organizziamo la nostra vita e creiamo le nostre opinioni e le nostre idee. Il suo lavoro è capillare perché non sfugge nulla all’analisi e alla rielaborazione. È un lavoro che interessa ogni più piccolo istante della nostra vita, da quando ci svegliamo al mattino … al mattino dopo. Sì perché anche durante il sonno il suo lavoro è incessante. Non smettiamo mai di programmare, decidere, valutare, giudicare. Formuliamo continuamente pensieri di speranza, desiderio, aspettative, ma anche di delusione, rabbia, tristezza. Tutto prende forma lì. In ogni istante c’è un incessante lavorio che noi percepiamo come pensare continuamente.

È questa la prima grande manifestazione: il pensiero e le idee. Sono quelle che hanno portato l’uomo a raggiungere risultati eccezionali in molti campi, dalla letteratura alla scienza, dalla medicina alla spiritualità. Ed è anche quella che dà senso alla vita quotidiana, che ci rende capaci di costruire tutto ciò che ci occorre per migliorare la nostra esperienza sulla terra e rendere il nostro passaggio piacevole e divertente.

Perché questo sia possibile occorre che i pensieri e le idee prendano una forma materiale ed ecco la seconda manifestazione : le azioni. Quando io compio un’azione qualsiasi sto rendendo concreto il lavoro che incessantemente svolgo nella mia testa. Senza questo passaggio il pensiero rimane sterile e fine a sé stesso. Tutto quello che vediamo intorno a noi è il risultato di azioni. Se la mia casa è in ordine o caotica, arredata con gusto o senza alcun senso estetico è in conseguenza del mio agire. Non si può dire io non faccio nulla, non è possibile non fare nulla. Anche il semplice mangiare è un’azione, e anche non fare nulla è comunque un’azione.

Ci muoviamo e agiamo continuamente e questo crea continuamente la nostra realtà. In questo momento io sto scrivendo, batto sui tasti del computer cercando di dare una forma ai miei pensieri. Fra poco mi alzerò e inizierò a cucinare il pranzo, rendendo concreta e gustosa l’idea che ho del mio pranzo. E così via per tutte le azioni della giornata. Prima prendono forma nella mente e poi diventano azioni concrete. Quindi tutte le nostre azioni, tutto quello che facciamo è una manifestazione della mia mente. Possiamo dire che la nostra mente diventa concreta? In un certo senso sì.

Il suo modo di essere concreta è la nostra vita.

Ecco perché se le cose non mi vanno troppo bene è colpa della mia testa. Ecco perché se non riesco a fare quello che mi piacerebbe è colpa della mia testa. Eh già …

Ecco anche perché se mi trovo in una certa situazione è perché le mie azioni mi hanno portato lì, in conseguenza di un mio pensiero.

Abbiamo aggiunto un altro tassello.

Se la nostra mente si manifesta con le azioni, questo comporta che queste stesse azioni ci permettano di costruire il nostro ambiente, ma anche le situazioni intorno a noi. Ed è opinione comune che se ci troviamo in una brutta situazione ciò dipende sempre da qualcosa di esterno, che la nostra testa ha seguito senza il consenso della nostra volontà. Come anche se siamo in una situazione piacevole che ci arricchisce di esperienze positive … è perché siamo molto fortunati!

Povera testa: per esperienze negative è colpa sua, per quelle positive è merito della fortuna!

Nella realtà sono i pensieri e le azioni che ci collocano nelle diverse situazioni. Se abbiamo una famiglia felice o una relazione difficile, se il nostro lavoro ci gratifica oppure no, se siamo magri o grassi, tutto è una ulteriore manifestazione della nostra mente. 

Non è solo così che possiamo ritrovare la sua concretezza . La troviamo anche sul nostro corpo. Strano vero? Eppure è proprio così.

Pensiamo allo stress. Ormai fa parte della nostra vita e ne sentiamo parlare continuamente. Sembra che senza non possiamo vivere. Ci sarebbe da parlare a lungo di questo, ma non è l’argomento, almeno per adesso. Le conseguenze dello stress sul nostro fisico possono essere tante. La medicina è concorde nel dire che crea numerose patologie, dai disturbi digestivi a quelli cardiaci a quelli psichiatrici.

Ma che cosa è? È una tensione, una pressione continua a cui ci sentiamo sottoposti dal lavoro o dalla famiglia o dalle condizioni di vita. È il nostro modo di reagire alle situazioni in cui ci troviamo. Ma, non abbiamo detto che è la  mente che, attraverso pensieri e azioni, crea le situazioni? Dunque anche lo stress è una sua manifestazione ? Certamente! La reazione che abbiamo di fronte agli avvenimenti che incontriamo dipende dal nostro modo di percepirli. Pensiamo a un incidente automobilistico. Quando i testimoni vengono interrogati per capire la dinamica, le loro versioni in genere concordano sulle linee generali, ma divergono nei particolari. Questo perché ciascuno vede le cose secondo la sua personale visione. È come se ciascuno di noi avesse degli occhiali colorati. La particolarità è che sono tutti di colore diverso. Se io vedo la realtà con occhiali verdi e tu con quelli gialli, non vedremo mai le stesse cose, e anche se le vediamo, le sfumature e i particolari sono ovviamente diversi.

Così noi percepiamo quello che ci circonda, sempre con occhiali di colore diverso. È anche quello che ci rende unici. È evidente che questo condiziona il modo in cui percepiamo l’ambiente e le situazioni in cui ci troviamo, stabilmente od occasionalmente. Pensiamo all’ambiente di lavoro. In una stessa condizione di carico di lavoro e di relazioni fra pari c’è chi vive le ore lavorative come normali e serene, e chi invece come alienanti e disturbanti. Perché? I fattori sono tanti e diversi, la situazione personale, l’educazione ricevuta, le aspirazioni e aspettative, la forma fisica, il carattere. Tutte estremamente legate alla persona singola, ma, come abbiamo visto prima, tutte derivanti da una sola cosa: la mente.

Ecco spiegato come quest'ultima influenza il fisico. I pensieri e le idee ci portano ad avere opinioni personali che inducono in noi reazioni emotive e fisiche alle diverse situazioni. L’impiegato che vive male il proprio lavoro si troverà presto ad accusare disturbi digestivi perché non riesce mentalmente a digerire le dinamiche di cui fa parte. In una relazione familiare chi si sente soffocare ma ha paura di prendere decisioni importanti e definitive avvertirà problemi all’apparato respiratorio e così via.

Il legame tra psiche e corpo è ormai accettato anche dalla medicina occidentale, che per secoli ha cercato di tenerli separati. Secondo gli studi di Bruce Lipton il legame è dimostrato biologicamente e chimicamente. Non si scappa! Si può dire che la mente è la parte principale dell’essere umano? Sì, senza ombra di dubbio! È una condanna o una benedizione. Fino ad ora sembrerebbe la prima, ma ho l’intenzione di dimostrare che in verità è una grandissima benedizione. Per fare questo occorre ancora qualche passaggio per andare più a fondo delle dinamiche che vi si nascondono per capire in seguito come gestirle a nostro vantaggio.

Approfondiremo nel prossimo articolo. A presto!.

 

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