Ogni giorno, sfogliando giornali e riviste, curiosando sui social o facendo zapping nel mondo del web ci imbattiamo in una miriade di consigli dispensati con l’intento di migliorare la propria salute, alleviare un certo sintomo o fornire una rapida soluzione a un qualsivoglia malessere.

Spesso l’uno afferma esattamente il contrario dell’altro. Il risultato per il povero utente è di uscirne con un insieme frammentario di informazioni senza alcuna organicità, sistematicità o contestualizzazione dell’argomento trattato.

 

La domanda che ci siamo posti è se esista un approccio, un metodo o un orientamento che detti delle linee guida volte a creare un substrato culturale di base nel quale inserire abitudini e cambiamenti.

 

 

La risposta che abbiamo trovato e che vogliamo condividere con te è racchiusa in una disciplina riassunta in sole due parole: Medicina Antiaging.

 

Nata in America negli anni 2000, ha avuto origine dalla medicina spaziale. Nello spazio gli astronauti invecchiano di ben 10 anni in soli 6 mesi. Come riportarli alla normalità o evitarlo? Con la Medicina Antiaging, appunto.

 

Si tratta di un approccio medico-scientifico all’avanguardia che ha l’obiettivo di fare prevenzione e rallentare i meccanismi di invecchiamento tenendo conto dell’uomo nella sua interezza composta di genetica, processi molecolari, metabolici, ormonali, comportamentali e psicologici. Insomma finalmente siamo tornati ad essere considerati un organismo composto da tanti elementi la cui somma da un risultato diverso che costituisce la specificità di ognuno di noi.

 

 

Questo coincide con tre grandi cambiamenti di mentalità:

  1. uscire finalmente dalla logica dei protocolli uguali per tutti,
  2. rivalutare la iperspecializzazione che in medicina ha portato sempre di più a concentrare il focus su un singolo aspetto del problema tralasciando la visione del tutto,
  3. abbracciare una forma di medicina rivolta al mantenimento della salute piuttosto che alla cura della malattia.

Come afferma il Dottor Ongaro, i cardini della Medicina Antiaging si basano sulle 4P:

In poche parole la tendenza è quella di prevedere e prevenire lo sviluppo di molte malattie con un approccio terapeutico personalizzato e con un’alleanza vera tra medico e paziente che presuppone una preparazione e un metodo completamente diversi da parte del primo e una assunzione di responsabilità da parte del secondo. Insomma un vero e proprio cambio di paradigma per creare una sinergia nuova! Ce lo spiega molto bene il Dott. Francesco Balducci, nell'intervista che abbiamo realizzato con lui.

Clicca qui per vederla.

 

 

Semplificando, la Medicina Antiaging mira ad arrivare alle radici della salute lavorando principalmente su 4 ambiti:

Il cibo non è più considerato come un insieme di calorie ma diventa il motorino di avviamento capace di accendere o spegnere determinati processi cellulari e genetici che possono portarci alla malattia o alla salute. Dunque, mai più diete basate sul mero calcolo delle calorie!

E quando il cibo da solo non basta a supportare i naturali processi del nostro organismo, il medico interviene con una prescrizione personalizzata di nutraceutici (integratori alimentari).
Un sistema ormonale in equilibrio, è alla base di una salute ottimale e l’obiettivo della Medicina Antiaging è quello di ristabilirne la naturale funzionalità in caso di disequilibri.
In Medicina Antiaging non si può prescindere dalle interconnessioni esistenti tra mente e corpo soprattutto per quanto riguarda gli effetti di emozioni, stimoli nervosi e stress.
Fare prevenzione in Medicina Antiaging significa necessariamente dedicare attenzione all’attività fisica che va svolta allenando forza, equilibrio, elasticità e resistenza.
 
 
Insomma un percorso strutturato su basi scientifiche attuabile da ognuno di noi e programmabile per ciascuno, il quale ci da la mappa precisa dei comportamenti da mettere in pratica per aggiungere vita agli anni e non anni alla vita.
 
Antonella Riccardi
 
 
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