Cure dentali gratuite, bambini in difficoltà e solidarietà con Arkè Onlus - Un dentista per amico.
 
In questo articolo conosciamo l'attività di Arkè Onlus, un'associazione di volontariato e di utilità sociale che si occupa di offrire cure dentistiche gratuite a bambini in difficoltà socioeconomiche che si trovano in strutture protette o che sono a carico dei servizi sociali.
 
Abbiamo intervistato la Dottoressa Alessandra Crovetto, presidente e fondatrice di Arkè. Grazie alle sue parole abbiamo capito quanta passione e valore ci sia dietro a questo progetto e vogliamo farci da tramite per diffonderlo.
Guarda l'intervista: clicca qui
 
 
Ecco cosa le abbiamo chiesto:
 
Come e quando nasce l'Associazione Arkè?
L'Associazione nasce dall'incontro di una volontà con un bisogno. Mio marito era dentista ed io facevo la volontaria in una comunità per bambini a disagio che avevano bisogno di curarsi i denti. Ho iniziato coinvolgendo dapprima mio marito e qualche suo amico che si sono resi disponibili a curare questi bimbi e poi abbiamo continuato semplicemente non sottraendoci al bisogno evidente. Io mi sono occupata di fare da ponte tra i dentisti che potevano offrire le loro cure e i bambini che, pur avendone bisogno, non potevano pagarle.
 
Come è stata strutturata l'attività?
Ben presto il lavoro è aumentato e abbiamo avuto bisogno di un ufficio, con dei volontari che prestassero la loro opera e degli impiegati a tempo pieno. Ovviamente abbiamo dovuto cercare più dentisti che non sono rimasti i 10 dell'inizio ma per fortuna sono aumentati di molto.
Siamo nati nel 2000 e nel 2007 siamo diventati una Onlus. Abbiamo iniziato a curare i bambini del Tigullio per poi allargarci a tutta la Liguria. Oggi siamo arrivati a curare più di 5000 minori grazie a più di 1000 dentisti, per un totale di prestazioni dentistiche gratuite pari a € 3.200.000; una cifra di tutto rispetto.
Quindi da un atto di buona volontà siamo passati a creare un modello pilota unico e valido in tutta Italia, il primo in assoluto.
 
 
Con quali progetti riuscite a sostenere il vostro lavoro?
Il progetto principale si chiama "Un dentista per amico" e ovviamente riguarda le cure dentali.
Poi c'è il progetto "A scuola di salute orale" che portiamo avanti nelle scuole e nelle strutture protette grazie ai nostri igienisti dentali volontari. Questo perché non possiamo prescindere da una buona prevenzione e dall'igiene orale; se non ci si occupa della pulizia della bocca, le cure vengono vanificate.
Insegnando la salute orale facciamo conoscere il nostro progetto alle famiglie in difficoltà che così scoprono di avere la possibilità di curare gratuitamente i propri figli.
 
Portando avanti le campagne di prevenzione che tipo di difficoltà avete notato nel sostenere l'igiene?
Devo dire che purtroppo l'igiene orale è l'ultima cosa che viene considerata. E questo vale anche nella sanità in generale dove i denti sono l'ultima priorità. Invece noi cerchiamo di far capire che il dentista è una figura professionale di cui abbiamo bisogno per tutto l'arco della vita perché dal dentista si comincia ad andare da molto piccoli e poi si continua almeno una volta all'anno fino a tarda età. E i costi sono notevoli.
 
 
Come rispondono i dentisti al vostro appello?
Le risposte sono varie: c'è chi lo fa con entusiasmo e slancio, c'è chi è più scettico e ha bisogno di più argomentazioni. Però dobbiamo dire che la maggioranza ha risposto; in Liguria l'80% dei dentisti ha accettato di curare i nostri bambini. Ne approfitto per ringraziare tutti i dentisti e gli igienisti dentali che hanno aderito all'attività dell'associazione in un momento di crisi economica come questo. Faccio anche un appello rivolto ai dentisti che non sono ancora nostri volontari per chiedere loro di donare un'ora del proprio tempo e curare un bambino che altrimenti non ne avrebbe la possibilità economica.
 
Qual'è l'impegno che chiedete a un dentista che decide di collaborare con l'associazione?
Chiediamo di curare un solo minore alla volta dando l'appuntamento quando vuole e con la cadenza che ritiene più opportuna. Non affolliamo la sala d'attesa al dentista. Si tratta soprattutto di otturazioni e sedute di igiene orale.
 
 
E le famiglie a disagio socio economico a chi devono rivolgersi?
Devono rivolgersi ai servizi sociali che fanno da intermediari e sono in grado di valutare i casi di reale bisogno di cure. Quindi se una famiglia ha bisogno di questo servizio che lo utilizzi e i servizi sociali che lo facciano conoscere!
 
In quali altri regioni operate oltre alla Liguria?
Stiamo penetrando in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana e nel Veneto grazie al nostro partner My Mission che si sta dando molto da fare per divulgare il progetto.
 
Come riuscite a sostenere tutto questo lavoro?
Lo facciamo grazie all'organizzazione di eventi che ci servono per raccogliere fondi; ovviamente riceviamo anche tante donazioni e ci diamo molto da fare per la campagna 5xmille.
 
 
Ma se i dentisti lavorano gratis come mai avete bisogno di finanziamenti?
Ne abbiamo bisogno perché dietro c'è tutta un'organizzazione che serve per far andare avanti il progetto: bisogna chiamare i dentisti, presentare il progetto ai distretti socio sanitari, coordinare e monitorare le cure. 
Il sostegno principale ovviamente ci deve venire necessariamente dalle amministrazioni regionali perché in questo modo esse riescono a risparmiare sulle spese sanitarie.
Da questo punto di vista siamo in costante fermento. Se per esempio, nel 2016 abbiamo ottenuto i finanziamenti dalla Regione Liguria, questi ci sono stati sottratti nel 2017 mettendoci in gravi difficoltà finanziarie.
Nonostante sia logico, è difficile far capire che le sovvenzioni richieste hanno una ricaduta sociale notevole perché, come dico sempre, un bambino a cui non curi i denti, sarà un adulto senza denti e chi, mi chiedo, darebbe lavoro a un adulto senza denti?
 
Antonella Riccardi 
Ceo Phyllon.me
 
 
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